Big Bertha al SEMA…………

Il suo nome è Big Bertha, ha una storia incredibile e proprio mentre scrivo questo post sta “navigando” verso gli States per partecipare al SEMA 2018. La sua storia inizia nel 1955 quando il governo Olandese acquista dagli USA una meccanica “alleggerita” di Chevrolet che in seguito fa attrezzare a mezzo anti incendio da ditta specializzata Europea. In servizio dal 1957 al 1977, il valoroso truck ha contribuito alle esigenze della comunità prima di essere fermato per raggiunti limiti di età.

Quando il destino del mezzo sembrava segnato entra in scena Wesley che strappa questa meraviglia meccanica alle grinfie della pressa per rottami, portandolo in un piazzale con intento “un giorno” di restaurarlo. Titolare della Cobblestone Customs di Berlare in Belgio, Wesley de Saedeleer dice di aver modificato ogni mezzo sin da piccolo e per questo Chevy non ha fatto “differenze”. Con una struttura costruita praticamente in opera sul telaio, sembrava impossibile ogni tipo di customizazione ma la fantasia e l’ ingegno del Belga hanno confermato il contrario.

Vuotato il Chevrolet, Wesley inserisce un motore di nuova generazione “Duramax-Turbo D” e una trasmissione “Allison” fa muovere le ruote in alluminio billet prodotte da “Radical Wheels”, con un diametro da 24” sono state ricavate dal pieno in oltre 150 ore di lavoro. Le sospensioni pneumatiche Brabant Customs, trasformano Big Bertha da Aspirapolvere Gigante a Camion Officina per “assistenza meccanica” e con impianto Air-Conditioned il fortunato meccanico può entrare in servizio nell’ abitacolo più “Cool” dei Paesi Bassi in zero attimi.

In esposizione presso lo stand di Voodoo Ride al SEMA, Big Bertha e il talentuoso Wesley animeranno sicuramente l’ evento 2018 e faranno invidia ai Fire Man di tutto il mondo. Grazie a Wasley per questo “Salvataggio” e per tutto il lavoro svolto dando a Big Bertha una seconda vita………………..

Bear”34

Foto da; http://www.cobblestone-customs.com/

“R.I.P.” Bourbon…….

Bardstown contea del Kentucky dove dal 1880 “Tom-Moore” la distilleria di Barton produce Bourbon ed altri distillati, in un parco dove regna il silenzio, la pace e riposano in vecchi “granai” migliaia di botti in rovere con il prezioso “nettare” ad alta gradazione. Tutto questo fino ad un maledetto giorni di Giugno 2018 quando la struttura ligna di uno di questi granai è collassata frantumando e danneggiando centinaia di botti disperdendo il prezioso distillato. Non si sa ancora cosa possa aver generato questo cedimento strutturale ma delle 18.000 botti accatastate nella struttura, 9.000 sono precipitate creando un impressionante groviglio di legno.

Il pronto intervento di operai e vigili del fuoco della contea, oltre a scongiurare la presenza di persone al momento del crollo, ha messo in sicurezza l’area ricca di falde acquifere. Per ora chiusa alle visite la distilleria, ha avviato i lavori di ripristino e controllo degli altri granai che rendono il parco una vera “miniera” di Bourbon. La cultura del Bourbon nella cittadina di Bardstown risale a prima del proibizionismo, e da questa distilleria venne il supporto all’ esercito Americano impegnato nel conflitto mondiale al quale forniva “alcool neutro”, sicuramente non paragonabile alle raffinatezze di oggi ma…… Buon riscaldamento per anima e cormo.

Custodite al’ interno del Museo del Whisky di Bardstown (www.oscargetzwhiskeymuseum.com), rare bottiglie raccontano la storia di questi Uomini che con la passione per il Bourbon hanno scritto una delle Pagine più interessanti del Kentuky. Magari se passate da quelle parti potete verificare di persona.

Bear”34

Foto da; http://www.1792distillery.com/ & Google.com