Il caffè di Moby Dick…..

E’ a Seattle nel 1971 che tre Amici “due insegnanti” Jerry Baldwin e Zev Siegl e “uno scrittore” Gordon Bowker, spinti dalla passione per il Caffè e la Torrefazione “rubano” il nome al’ Ufficiale del romanzo “Moby Dick” e aprono il primo Starbucks. Inizialmente si trattava di un semplice negozio di caffè sito al ’76 di Western Avenue in seguito trasformatosi in caffetteria. Quasi sorpresi dal grande successo gli Amici di Seattle decidono di vendere il marchio nel 1987 all’ imprenditore Mr. Howard Schultz . Quest’ ultimo in pochi anni apre caffetterie in tutto il paese fino ad oggi dove 27mila location sparse nel mondo offrono caffè e infiniti prodotti di pasticceria e panetteria.

Starbucks è una storia americana molto attuale che è diventata negli anni quasi un tassello sociale nelle grandi città degli States e non solo. Un posto deve andare, un posto dove passare del tempo in compagnia di amici, un “porto” dove attendere un incontro magico ascoltando musica dal proprio dispositivo smart. Una storia Americana che un newyorchese di Brooklyn ha fatto conoscere al mondo in 47 anni di caffè. Ed è proprio a New York che nel 2018 ha aperto il più moderno e poderoso Starbucks, oltre 2000 metri quadrati sapientemente arredati dallo studio di architettura A Zahner di Kansas City, che ha inserito forti macchinari per la torrefazione al fianco di sinuose sedute in legno con un percorso aereo di sacchi di caffè sopra i condotti di rame necessari alla torrefazione.

In questo luogo magico, tutto ha il colore del caffè nelle migliaia di sfumature. Legno curvo, cuoio e rame, lampade e rastrelliere per il pane tutto un inno al color caffè. Persino il bar con i suoi pregiati Whisky e Bourbon selezionati dalle migliori distillerie del mondo son complici di questa tavolozza di colore. Uno spazio giardino completa questo progetto con la presenza di piante di caffè, alcune di queste arrivano dalla Costa Rica così come le felci rigogliose. In questo luogo si organizzano eventi, semplici anniversari e intime risate tra amici. Sui vari livelli le differenti metrature e arredi rendo questo posto magico come il romanzo di Herman Melville.

Con le foto di Matt Glac, a voi il viaggio virtuale allo Starbucks di New York.

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