WR.750 Clone di “Rudolf & Josef”………

La storia delle BMW serie WR750 “works racebikes” inizia a metà degli anni “20, suoi artefici sono Hr. Rudolf Schleicher e il suo fidato meccanico Hr.Josef Hopf. La particolarità che per quegli anni è vera “rivoluzione meccanica” è l’ inserimento di un compressore volumetrico in un motore con quelle geometrie impresa per nulla semplice.

Dopo qualche anno di prototipi, messa a punto al banco ed evoluzioni il momento dei record arriva e  il 19 settembre 1929 il Pilota Hr. Ernst Jakob Henne detiene il record di velocità sfrecciando a 216,75 km / h (134,68 mph). Da qui gli impegni di BMW per le moto da record si intensificano fino all’inizio del conflitto mondiale ove ogni risorsa passa alle esigenze belliche dal 1938 al 1944 anno in cui lo storico stabilimento venne raso al suolo dai bombardamenti degli alleati ma…….. quella è un’ altra storia.

2018, la storia si “ripete” e dal Museo BMW di Monaco di Baviera reparto BMW Group Classic, esce una nuova WR 750 Kompressor che trae in inganno anche i cultori del marchio più “incalliti” per bellezza e similitudine alla “sorella” del 1929. Si tratta di uno progetto di replica in tutte le sue parti bulloneria compresa. Vi starete domandando il senso di tale investimento, la risposta è molto semplice: Non vi sono BMW WR 750 disponibili al mondo e quindi l’ unica possibilità per il Collezionista Hr.  Jürgen Schwarzman era quella di costruire un clone della mitica e per farlo si è avvalso dei migliori tecnici disponibili al mondo. Per citare un nome Hr. Fred Jakobs, responsabile dell’archivio BMW Group Classic che ha fornito tutte le informazione a riguardo di materiali, dimensioni e altri dettagli che hanno reso questa WR 750 un vero capolavoro. Anche perchè i due modelli originali completi presenti in Germania “Uno al museo BMW, l’ altro al Deutsches Museum”, non sarebbero stati sufficienti a supporto del progetto in quanto negli anni le moto furono modificate per gare di fuoristrada e quindi diverse dalla “works racebikes” del Raider Ernst Jakob.

Parlare di questo progetto non basterebbe un intero blog ma……. Sono sicuro che presto un libro all’ altezza di questa impresa renderà felici lettori e collezionisti. Per ora osserviamo le splendide foto di Marc Holstein che ha avuto l’ occhio attento ai migliori dettagli.

Il mio pensiero ??….. Le classiche mi piacciono sempre tanto, questi progetti evocano l’ effetto Wauuuuu !!! ma per me che ho il Cuore sul Bonneville il massimo sarebbe vedere le bicilindriche Bavaresi ancora schierate per quel sogno che è il Record.

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Da; http://www.bikeexif.com

Foto; Marc Holstein-http://www.marcholsteinphotos.com/

 

Disegni nella Stanza……….

Madrid 2018… Anche per quest’ anno il Circolo delle Belle Arti ha organizzato la mostra d’Arte contemporanea “Disegni nella Stanza”. Una mostra di arte contemporanea “organizzata da Monica Alvarez Careaga, direttore del Drawing Room Madrid”. che in pochi anni ha coinvolto Gallerie e Artisti di tutto il mondo con l’ obbiettivo comune di promuovere il disegno contemporaneo nelle sue visioni e tecniche.

Tra gli oltre trenta Artisti presenti, per l’ Italia a confronto è ”sceso” Stefano Bonaci che ha riscosso molto interesse dalle migliori critiche internazionali. Il livello dei suoi colleghi era altissimo e solo per citarne uno Mr. William Ludwig Lutgens che nel 2017 ha ricevuto il premio per l’Arte Contemporanea Eeckamn.

Ovviamente vorrei condividere con voi la mia opera preferita, si tratta del Pick-Up che in un sinistro “incontra” una serie di telecamere e nonostante il danno al prezioso mezzo tutto diventa umoristico. Realizzato dal’ Iperrealista  Juanjo Lazcano di Pamplona Spagna, già noto per i suoi colori caldi e le atmosfere di anima soul, è stato presentato dalla galleria N°2 di Barcellona che per gentile concessione ha esposto l’ opera.

Magari un’ idea per un week end a Madrid vale sempre la pena organizzarlo………. Con Arte nella Stanza poi !………

Dal 21 al 25 Febbraio 2018  “Círculo de Bellas Artes“-Calle de Alcalá, 42, 28014 Madrid, Spagna

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Notizie e foto da; www.loft.it

Vedi anche; www.n2galeria.com

 

 

Minimalismo “Mozzafiato”………..

Quando si pensa ad un mezzo minimale si pensa all’assenza di valige, cupolini, navigatori, manopole riscaldate o controlli elettronici della trazione…. Bhe osservando questa spettacolare Traker ci si chiarisce le idee sul cosa sia il VERO minimalismo e quanto possa essere “Mozzafiato”.

La Tracker in questione è opera di Jeff Wolf, un vero Artista del ferro che da alcuni decenni “come hobby” realizza biciclette e hot rod  kustom nella cittadina di Culver “California”. Per questo progetto Jeff ha voluto “coinvolgere” i migliori Amici del settore,  il primo a rispondere alla “Chiamata” è stato Richard Helmutt che da Phenix “Arizona” ha fornito il telaio completo. Telaio che si collega a forche anteriori “Felt” produzione nota agli appassionati di biciclette che la “maniacalità” di Jeff ha voluto perfezionare lavorando due piastre in alluminio a modo suo………

Con ruote da 26”-“Pollici” e un solo freno “posteriore” a fermare la splendida Tracker “proprio come per le sorelle dei primi del “900”, una serie di dettagli fatti a mano come la sella, le pinze freno e leveraggi eseguiti da Jeff  sembrerebbero mettere fine alle sorprese ed invece………….. Eccolo, il “piccolo” motore termico dal logo “Briggs & Stratton” conosciuto nel mondo come motore da rasa erba d’ eccellenza ma non solo…….. In effetti con una cubatura di 208 c.c., un Mikuni da 22mm e teste super compresse diventa un “Piccolo Diavolo” utilizzato anche dal’ associazione NHRA per la classe Junior Dragster.

La verniciatura “semplice” quanto “evocativa” di nero lucido e scritta in foglia d’argento,……… la Tracker è pronta per sfrecciare su velodromi ovali in legno a 100 Km/h………….. Volontari ???

Minimale e Veloce…….

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Info da;  http://www.bikeexif.com/

Foto di; Jimmy Ban