La WLA di Bill………

Spesso, Forse troppe volte ho sentito dire che il flat è uno sport per “tutti” e che una volta imparato ad andare di traverso è tutto in discesa………. Bhe non è proprio così, probabilmente i sostenitori di questa teoria del “facile” non hanno mai visto girare a sinistra con il gas spalancato su fondi come quelli degli ovali in sabbia, terra battuta o carbone. A noi del Bears Garage capita di vedere Heat di Speedway e Flat e personalmente sostengo il contrario alla “facilità” della disciplina. Girare su piste da 800 o 1000 metri con rettilinei da torcere il manubrio e curve da fare senza freni a gas spalancato bhe ……. “The show can start”.

Vedendo questa splendida WLA, ho pensato che sarebbe bello proporre ai Piloti della guida “facile” una sessione con questo esemplare del 1941 che per difficoltà di guida mette “paura” da ferma. Per le serie WL la composizione delle lettere formava un acronimo e nel caso della WLA la “A stava per Army”.  Questo esemplare di proprietà di Mr. Bill Bryant conosciuto per il brand “Biltwell Inc “  merita di essere apprezzato per i suoi dettagli e soluzioni che arrivano direttamente dai tracciati ovali del dopoguerra. Molti i rimandi alle soluzioni WR basati sul togliere il superfluo a favore del peso e quindi della maneggevolezza anche se quella leva del cambio manuale da utilizzare in sinergia alla frizione Rocker a pedale non facilita di certo la guida.

Per questo motivo, Bill decide di rifare il motore senza aggiungere troppe “vitamine” in modo da gestire la splendida WLA/R ed imparare così la guida di traverso con questa motocicletta. I componenti utilizzati per questo progetto arrivano dal fornitore Tedesco W&W noto per la qualità eccellente dei componenti come le splendide ruote, i serbatoi Benzina, Olio e Parafango posteriore. Con i comandi pedale in stile race prodotti da SLC Utah, la motocicletta è pronta per la sabbia e con le modifiche terminate e il motore pronto non resta che dare un colore alla WLA. La scelta cade su un bicolore Blue/Bianco che con sapiente arte viene diviso nelle linee da Pete di Hot Dog Kustom “Temecula Cal” che rende vita race al mezzo con un lettering old scool.

La moto è finita e Bill decide di correre nella manche organizzata per l’ evento Born Free, il battesimo avviene Bill non è veloce ma non cade e sorpreso non è nemmeno ultimo. La felicità esce dal sorriso del fiero Raider che promette di allenarsi per gareggiare ancora in sella alla sua WLA/R magari aggiungendo un po’ di potenza e qualche componente race. Rimane difficile ma anche molto affascinante il mondo del traverso e con questi bicilindrici il fascino è al massimo.

Complimenti a Bill per il progetto e a tutti gli amici che lo hanno aiutato e un in bocca al lupo per i prossimi traversi ….Gas !!!!!!!!!!

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Foto da; www.bikexife.com

 

Kultura……………..

Amici del Bears Garage, non c’è mai stato un momento migliore per regalarsi qualcosa di speciale con la “scusa” delle Feste Natalizie. Da qualche settimana sono disponibili su The Rodders’ Journal nuovi volumi edizione limitata come  Hot Rod Empire e Model T Coast to Coast.  Oltre ai libri potete trovare magliette, giubbotti, occhiali, poster e abbonamenti scontati per tutto il 2019 per non perdervi nulla dal mondo Hot Rod. Basta ordinare dal negozio On-Line più Cool del pianete con un Clik e……. attendere il pacco !!

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Da Radio-Bivacco “3

Cagiva 40°.……Al Bivacco stavolta si parla di una splendida quarantenne…per la quale confesso di avere un debole.

Sarà perché siamo coetanei, sia io che lei quest’anno festeggiamo i 40, o perché da ragazzino quando  ne vedevo una mi procurava un’eccitazione che ancora oggi è forte come allora. Ricordo l’emozione di portarla a casa …in quel pomeriggio di settembre il breve tragitto sotto una leggera pioggerellina mi era sembrata un’impresa epica. Quella gioia lì non la scorderò mai….

A me come a molti altri quella gioia lì era stata procurata da una CAGIVA. Questo storico marchio italiano ha dispensato felicità tra tanti appassionati, piccoli e grandi motociclisti l’hanno amata come una bella donna e ancora oggi sognano ad occhi aperti. Si tratta di sognare perché della CAGIVA non è rimasto molto, a parte l’amore degli appassionati. Cagiva ha saputo coniugare le moto commerciali di piccola cilindrata alle imprese sportive di caratura mondiale. Tanti successi e tanti campioni tenevano legati altrettanti appassionati ad un marchio che riempiva di orgoglio. Nelle gare africane poi, noi appassionati degustatori di sabbie, vedevamo queste moto immense volare sulla dune e sognavamo anche con un cinquantino che ne richiamava le forme e i colori.

La serie “Elefant” e i grandi personaggi come Edi Orioli, Alessandro “Ciro” De Petri o Hubert Auriol rappresentano ancora oggi il simbolo di un’azienda e di un’epoca che ha segnato il percorso degli appassionati di rally-raid italiani e non solo. Siamo romantici noi amanti del tassello….i ricordi belli ci sembra di toccarli, anche se sfuggono come la sabbia nelle mani. E vorremmo toccare ancora moto come quelle, con lo stesso fascino e il batticuore di serie. Chissà forse in futuro CAGIVA ci restituirà un sogno….forse.

Le cose belle scivolano. Come sabbia nelle mani…..

Buona strada,  dovunque stiate andando.

Rad Sherpa

COE “39 per Pete…..

Questo Ford COE del “39 ha mostrato negli anni molti “Vestiti” ma questo ultimo “Look” ha raggiunto livelli “Celesti” per un Kustom di livello mondiale. Se a questo aggiungiamo il nome di Pete Chapouris la questione si fa seria e le immagini lo confermano. Questo progetto ha inizio nel 2010 quando Barron Guss “attuale proprietario” lo vede in vendita sul web e decide di acquistarlo per il progetto kustom della vita. Barron, affermato Manager residente alle Hawaii e appassionato di auto e di corse da sempre, condivide con la rinomata officina Californiana So-Cal Speed Shop il progetto supervisionato dal’ indimenticato Pete Chaporius.

La scelta di stravolgere il mezzo partendo dal telaio fortemente modificato e dalla posizione del motore, non è frutto di una “malinconia” per creare l’ effetto Wauuuu ma…….. una scelta tecnica per portare i concetti di un mezzo da corsa su di un COE del 1939 ad alte prestazioni. Obbiettivo raggiunto, spostato verso la parte posteriore del telaio il motore, mette in evidenza il grosso compressore BDS8-71 lucidato a dovere. Naturalmente tanta potenza vuole uscire dalle camere super compresse e per questo la ciclistica prevede particolari con Geometria IRS Corvette di ultima generazione, sospensioni airbag a compensazione e un impianto frenante in grado di fermare un “Boeing 777”, mettono a terra il bellissimo COE del “39.

Alla verifica tecnica questo pick up dal’ aria minacciosa risulta bilanciato sugli assi con una percentuale del 50/50%, questo rende la guida del mezzo precisa e senza strani comportamenti allo sterzo, scelto tra le eccellenze da LimeWorks “Carson-Ca”. Con ruote a raggi Wheel Vintiques e pneumatici in linea con l’ epoca ma di mescola odierna, il COE è quasi pronto. Uno sguardo agli interni che si presentano in tono con il colore esterno in una pelle pregiata di provenienza Italiana, inserita sapientemente dal maestro degli interni Gabe Lopez abbinata a strumenti Classic Instrument-Ca. Inutile ricordare la presenza di aria condizionata per un pick up di questo livello.

L’ immenso lavoro di carrozzeria che si fa ammirare per eleganza e proporzioni al pari dell’ arte e di Mickey Larson “Twins Coaches” che ha steso sulle lamiere interamente preparate a mano da So-Cal il verde oliva metallizzato abbinato e nero per quella meraviglia che vediamo nelle foto di Eric Geisert.

Complimenti a Barron per aver voluto questo progetto e …. Grazie a Pete Chaporius per aver dato tanto a questo mondo speciale che è l’ Hot Rodding.

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Foto di; Eric Geisert

Fonte; www.hotrod.com