Deep Blue Bag……..

Ricordate “La capanna di Yves” ?? (Marzo 2018)…. Bhe l’ eclettico architetto e stilista svizzero non finisce mai di stupire. Oggi di Yves Behar parliamo di Deep Blue Bag, un progetto che prevede l’ utilizzo di vecchie vele nautiche e mute idro-protettive per la costruzione di zaini multiuso. Surfista e amante del mare, Yves ha voluto portare il suo contributo con questo progetto ecosostenibile che viene commercializzato da “Mafia-Azienda di borse sostenibili con sede a San Francisco Cal”.

Osservando le immagini dello zaino, si notano subito cambi colore diagonali che ricordano i tagli di fiocchi e spinnaker, i toni pastello rendono utilizzabile questo oggetto con qualsiasi abbigliamento anche se la sua destinazione d’ uso è prevalentemente quella sportiva. Yves sfrutta il materiale impermeabile delle mute per ricavare una sezione nello zaino ove isolare eventuali indumenti e/o asciugamani bagnati dagli altri oggetti, ganci e moschettoni sono per le chiavi che diversamente sarebbero come sempre smarrite nel multitasche.

Per gli accessori ad uso fibbia, chiusure e strap l’utilizzo di componenti usati di Kite-Surf, Arrampicata e Vela sono la soluzione di Yves che regala una nuova occasione a questi materiali per vivere il mare e l’ oceano dopo le imprese già vissute. Con circa 10 metri quadrati “rubati” al’ inquinamento, il progetto Deep Blues Bag si affianca ad altri per la raccolta fondi a favore di Sustainable Surf. Tra i vari progetti di questo ente per la tutela del mare troviamo tavole da surf a base di materiali riciclati e di origine vegetale.

Yves Behar è uno dei membri della Parley for the Oceans e grazie alla sua credibilità e influenza sono molti i nomi di produttori di accessori sportivi sensibili al tema “materiali sostenibili” basti citare nomi come Adisas e G-Star Raw. Per dare in nostro supporto, possiamo visitare i siti di Mafiabags e Kickstarter dove questi prodotti con “garanzia a vita” sono visibili ed acquistabili portando sulle nostre spalle un po’ di Oceano Pulito……

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www.mafiabags.com

www.kickstarter.com

Foto da; www.dezeen.com

 

La WLA di Bill………

Spesso, Forse troppe volte ho sentito dire che il flat è uno sport per “tutti” e che una volta imparato ad andare di traverso è tutto in discesa………. Bhe non è proprio così, probabilmente i sostenitori di questa teoria del “facile” non hanno mai visto girare a sinistra con il gas spalancato su fondi come quelli degli ovali in sabbia, terra battuta o carbone. A noi del Bears Garage capita di vedere Heat di Speedway e Flat e personalmente sostengo il contrario alla “facilità” della disciplina. Girare su piste da 800 o 1000 metri con rettilinei da torcere il manubrio e curve da fare senza freni a gas spalancato bhe ……. “The show can start”.

Vedendo questa splendida WLA, ho pensato che sarebbe bello proporre ai Piloti della guida “facile” una sessione con questo esemplare del 1941 che per difficoltà di guida mette “paura” da ferma. Per le serie WL la composizione delle lettere formava un acronimo e nel caso della WLA la “A stava per Army”.  Questo esemplare di proprietà di Mr. Bill Bryant conosciuto per il brand “Biltwell Inc “  merita di essere apprezzato per i suoi dettagli e soluzioni che arrivano direttamente dai tracciati ovali del dopoguerra. Molti i rimandi alle soluzioni WR basati sul togliere il superfluo a favore del peso e quindi della maneggevolezza anche se quella leva del cambio manuale da utilizzare in sinergia alla frizione Rocker a pedale non facilita di certo la guida.

Per questo motivo, Bill decide di rifare il motore senza aggiungere troppe “vitamine” in modo da gestire la splendida WLA/R ed imparare così la guida di traverso con questa motocicletta. I componenti utilizzati per questo progetto arrivano dal fornitore Tedesco W&W noto per la qualità eccellente dei componenti come le splendide ruote, i serbatoi Benzina, Olio e Parafango posteriore. Con i comandi pedale in stile race prodotti da SLC Utah, la motocicletta è pronta per la sabbia e con le modifiche terminate e il motore pronto non resta che dare un colore alla WLA. La scelta cade su un bicolore Blue/Bianco che con sapiente arte viene diviso nelle linee da Pete di Hot Dog Kustom “Temecula Cal” che rende vita race al mezzo con un lettering old scool.

La moto è finita e Bill decide di correre nella manche organizzata per l’ evento Born Free, il battesimo avviene Bill non è veloce ma non cade e sorpreso non è nemmeno ultimo. La felicità esce dal sorriso del fiero Raider che promette di allenarsi per gareggiare ancora in sella alla sua WLA/R magari aggiungendo un po’ di potenza e qualche componente race. Rimane difficile ma anche molto affascinante il mondo del traverso e con questi bicilindrici il fascino è al massimo.

Complimenti a Bill per il progetto e a tutti gli amici che lo hanno aiutato e un in bocca al lupo per i prossimi traversi ….Gas !!!!!!!!!!

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Foto da; www.bikexife.com