Dragstalgia 2019…..

Santa Pod Raceway UK, per gli appassionati del Dragster un vero tempio della velocità bruciante. Sito a Nord di Londra, ospita i piloti più scattanti d’ Europa in un week end dal’ asfalto bollente. In calendario dal 12 al 14 Luglio 2019, al Santa Pod è tutto pronto per un evento fantastico a partire dal nome “Dragstalgia 2019”. Qui Auto, Hot Rod, Dragster e Moto si danno battaglia sul filo dei centesimi di secondo per quello spazio di 400 metri che vale come un volo sulla luna. In questa cornice un’ organizzazione impeccabile porta tutti i partecipanti in una sorta di “disneyland” ad alto contenuto di ottani.

Con sessioni valide per il Championship Drag Racing e  Run What Ya Brung tutti in fila sullo streep con lanci regolari e divisi per categorie mettendo in evidenza tempi di reazione e di percorrenza. Sulla drag streep ogni elemento del team ha un ruolo ben preciso e la valutazione riguarda tutti, in effetti sono previsti premi ai team più efficienti, più “eleganti”, il mezzo più cool oltre che ai risultati legati al’ albero di natale che con le sue luci intermittenti fa salire le vibrazioni fino al’ esplosione legata alla luce verde.

Con il segnale verde i piloti partono come palle di cannone e senza respirare arrivano alla fine dei 400 metri ove il tabellone da risposta alla loro performance, spesso si accende sotto i 10 secondi. A rappresentare l’ Italia, l’ Amico del Bears Garage Luca Govoni da Massa Finalese (Mo) lancerà il suo Slingshot dal nome The Earthquake sui 400 metri più caldi di questo Week End. Assistito dalla competente ed affidabile Simona anche quest’ anno non vuole mancare a questo appuntamento. Come raccontato più volte da Luca, questo evento è un tuffo in un’ epoca ormai tramontata, un contest per Hot Rod, Concerti Live nelle serate da passare con gli Amici dei Box e con gli amanti del Vintage che con chicche trovate nei mercatini allestiti sperano di ricevere il premio dedicato a chi meglio esprime il periodo dagli anni “40.

A Luca un grande Good Luck !!! e tanto gas da dare come lui sa fare fino in fondo.

Con foto da http://www.santapod.co.uk un piccolo assaggio di questo evento che magari mettete in calendario per il 2020, sicuramente Luca sarà della partita.

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L’importanza della Radio…..

Parliamo di musica alla Radio, parliamo di quando ero bambino nella seconda metà degli anni ’70, allora la televisione ovviamente c’era già, ma i canali erano pochi ed i programmi musicali erano rari. A casa mia di stereo e dischi non se ne parlava ancora, i miei avevano qualche 45 giri che si ascoltavano col “mangiadischi”, così, per ascoltare musica nuova c’era la Radio, per la precisione la “Hit Parade” di Elio Luttazzi (allora la RAI aveva ancora il monopolio assoluto…), che trasmetteva la domenica mattina prima dell’ora di pranzo.

Così ho avuto la mia prima infarinatura musicale: si passava da Bob Dylan a Bob Marley, dagli Abba a Lucio Battisti, da Lucio Dalla ai Beatles (mica male…). Poi, già adolescente ed entrato in possesso del mio primo impianto Hi-Fi, ascoltavo con avidità le Radio libere della zona tra cui Punto Radio di Zocca, Radio City Sound e Radio Lady, Radio fatte in casa – ed intendo proprio a casa nostra, San Giovanni in Persiceto –  grazie alla tenacia di un gruppo di giovani spinti dalla passione per la musica proprio come l’avevo io che in quegli anni cominciavo a suonare la batteria e spendevo già milioni di lire in dischi.

Ma le cose, già agli inizi degli anni ’80, stavano velocemente cambiando, il moltiplicarsi di emittenti televisive private e soprattutto l’avvento di MTV e dei videoclip avrebbe ridotto l’ascolto della radio ad un affare per pochi nostalgici irriducibili, convinti, come me, che relegare una canzone a semplice colonna sonora di un corto cinematografico (perché in sostanza di questo si tratta…) fosse un delitto. Ma signori miei, vogliamo mettere il fascino di ascoltare una canzone, magari viaggiando su una strada un po’ monotona o a casa mentre svolgiamo attività quotidiane ripetitive, e volare con la fantasia creandoselo ognuno nella sua testa il proprio personale videoclip? Questa è l’essenza, la vera importanza della Radio!

Poi, con la fine degli anni ’80, la situazione – se possibile –  si è evoluta in peggio, stava cambiando il modo di fruire e reperire la musica, i vari supporti digitali stavano prendendo sempre più piede rendendo ancora di più la Radio uno strumento obsoleto.

Ma noi sappiamo benissimo che non è così, che la Radio è lo strumento principe grazie a cui la musica è stata sdoganata e resa accessibile a tutti, bastava avere questo apparecchio a volte grande solo come un pacchetto di sigarette e la magia era compiuta, ed io rimpiango i vecchi tempi quando muovevo la rotella della mia radiolina scassata e vedevo l’asticella rossa muoversi, e sentivo il gracchiare analogico dello strumento che tentava di acchiappare nell’etere onde radio sufficientemente potenti da trasmettere suoni, voci ed un’infinità di emozioni. E se questo vuol dire essere “vintage”, beh, sono orgoglioso di esserlo, così come sono orgoglioso di esserci stato negli anni – gli ultimi, per la verità –  in cui la Radio era la vera, sola ed unica Regina.

Beps 1966

Foto da; www.tumblr.com